3829 recensioni a vostra disposizione!
   

LA SPIAGGIA
(THE BEACH)
Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 1 marzo 2000
 
di Danny Boyle, con Leonardo Di Caprio, Virginie Ledoyen, Guillaume Canet, Robert Carlyle, Tilda Swinton (Stati Uniti, 1999)
 
Puntuale, come tutti i polpettoni internazionali, ecco LA SPIAGGIA; reduce da Berlino, firmata Danny Boyle, scozzese di TRAINSPOTTING specialista del colpo al cerchio seguito da quello alla botte e, per chi ancora non lo sapesse, primo film di Leonardo Di Caprio dopo quel TITANIC del quale è impossibile non sapere. Di conseguenza, 20 milioni di dollari, corrispondenti alla metà dell'intero investimento della pellicola, dieci volte di più del salario percepito per precipitare in mare fra gli iceberg, ma questa volta per abbronzare in bermuda su una spiaggia dalle parti di Pukhet. Questo, non tanto per mettere in piazza i suoi affari, quanto per dire di come si possa fare cose serie con premesse del genere.

Il bel Leonardo è allora Richard, giovane americano (inglese nel bestseller di Alex Garland dal quale il film è tratto; qui ovviamente ad uso domicilio, visto che i soldi sono quelli guadagnati dalla Fox con lo sfortunato piroscafo) in cerca di evasioni in sacco a pelo alla Guide du Routard, direzione territori Lonely Planet da fuga ma non troppo dal consumismo, ritorno alla natura preferibilmente in clima tropicale. Con, come conseguenza immediata del riciclaggio degli inglesi (il progetto iniziale era destinato ad Ewan Mc Gregor, che avrebbe forse deviato un attimo dalla parabola Club Med) una bella visione dell'esotismo in chiave preistorica hollywoodiana. Nemmeno il tempo di fiatare, ed ecco il tailandese che ti propone il suo rinfresco a base di sangue di serpente. Si sa come sono, questi asiatici inquietanti; prima ti seducono per i dollari, poi ti sbattono in prigione minacciandoti di ritirarti il passaporto. E fra prostitute, poliziotti debili, coltivatori di marijuana, sicari sanguinari al soldo dei trafficanti di droga, pure nell'ostello della nostra gioventù itinerante c'è poco da stare allegri: con la domestica che è cosi scema da spolverare con la ramazza bagnata i lampadari accesi.

Insomma, a sopravvivere fra tanti disgraziati, si va sull'isola che sta su una carta tipo quella del tesoro: dove, a metà strada del cinema sugli hippies degli anni sessanta e quello sui paradisi artificiali di Katmandu abita una comunità di biondi ammirevolmente abbronzati, fortunatamente tenuti a bada da una severa Tilda Swinton. Poi, a farvi capire che quell'Eldorado sia la prigione dorata che proprio nessuno fra gli spettatori sospettava, serve il Boyle della botte ed il cerchio di cui sopra. Perché il sistema è sempre quello di TRAINSPOTTING: prima sedurre, con il trip psichedelico degli eroinomani di sempre bell'effetto. Poi si punisce; con il vomito e corollari da astinenza culminati dalla celebre carrellata giù per il cesso. In THE BEACH si ammalia come da prospetto turistico, sabbia bianca e lagune azzurre con cascate nella foresta bagno di schiuma, spinelli e cori, pesce allo spiedo e Virginie Ledoyen che prima ci sta poi non si sa. Quindi si ammonisce: con le sensazioni forti del guarda cosa capita ad infrangere le regole del convivere civile. Squali che squartano a colpi di spaventose ferite in plastica, delirio schizofrenico del come ti perdo la cultura nella giungla alla APOCALYPSE NOW, come mi ritrovo in faccia all'ignoto alla PLATOON, come non perdere la ragione con la roulette russa alla IL CACCIATORE.


   Il film in Internet (Google)

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda